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MIGLIORE TARIFFA GARANTITA

Il Colleverde Park Hotel è un confortevole albergo capace di coniugare il gusto prestigioso della tradizione e i vantaggi dell’innovazione.

COLLEVERDE PARK HOTEL

A due passi dalla valle dei Templi, dal centro strorico e a 15 minuti d’auto dalla Scala dei Turchi, Il Colleverde Park Hotel è davvero al centro di tutto.

AMBIENTI UNICI E RAFFINATI

Ceramiche pregiate, mobili dell’800 siciliano e tappeti persiani creano un ambiente elegante dall’atmosfera familiare. Nei suoi spazi è possibile godersi un drink, immergersi nella lettura o semplicemente rilassarsi ammirando il panorama circondati da splendide piante mediterranee e tropicali.

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AL CENTRO DI TUTTO

La posizione è particolarmente comoda per chi viene ad Agrigento. Il centro della città, l’ingresso al Tempio Giunone ed alla Via Sacra, il museo archeologico, il Quartiere Ellenistico-Romano, la chiesa Medievale di San Nicola sono tutti molto vicini e facilmente raggiungibili anche a piedi.

UNA VISTA UNICA

Da alcune camere dell’hotel si apre uno spettacolo incantevole: la veduta sulla Valle dei Templi. Le antiche colonne e i maestosi templi emergono con orgoglio dal paesaggio, testimoni silenziosi di una civiltà millenaria. In questo luogo magico, il passato si fonde con la bellezza naturale, offrendo un’esperienza indimenticabile ai nostri ospiti.

AGRIGENTO
Storia e attualità
LUIGI PIRANDELLO
Casa natale e Parco letterario
CENTRO STORICO
Storia e attrattive
MARE
San leone e riserve
IL MITO
La Valle dei Templi
MUSEO
Archeologico Regionale

AGRIGENTO

L’odierna Agrigento è erede di una città potentissima dell’antichità, la celebre Akragas che, nel V sec a.C., divenne una delle più fiorenti e importanti città del mediterraneo meritando l’appellativo di “più splendida città dei mortali” (Pindaro). A testimoniarlo gli straordinari reperti custoditi nel Museo Archeologico Regionale di Agrigento e la maestosa Valle dei Templi, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Nel cuore del parco archeologico è custodito il magnifico giardino della Kolymbetra: originario invaso idrico dell’antica Akragas. Dell’epoca romana, rimangono i resti delle eleganti ville del Quartiere Ellenistico-Romano.
La città odierna si sviluppa intorno a due colline, la Rupe Atenea e il colle di Girgenti: su quest’ultimo nacque la città medioevale, l’attuale Centro Storico. Nel centro storico i vicoli e le viuzze di influenza araba collegano pregevoli edifici e chiese d’epoche successive. La via Atenea, fiancheggiata da caffè, ristoranti e negozi, è il cuore palpitante della nuova e vecchia Girgenti; dal panoramico e vicino Viale della Vittoria si domina la Valle e il mare: da Punta Bianca a San Leone (frazione balneare che assieme ai luoghi del centro, accoglie la movida agrigentina).
In prossimità di Porto Empedocle, in c.da Caos si trova la Casa Natale di Luigi Pirandello: drammaturgo, poeta e premio Nobel per la letteratura, cui è dedicato un Parco Letterario.

LUIGI PIRANDELLO

In contrada Caos, tra Agrigento e Porto Empedocle, sorge in vista del mare “africano”, la Casa Natale di Luigi Pirandello (1867-1936): oggi museo, in cui è possibile scoprire fotografie, lettere, manoscritti, cimeli e mille curiosità del celebre letterato. Le ceneri del drammaturgo, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934, riposano a breve distanza, secondo le sue volontà: “sia l’urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra nella campagna di Girgenti, dove nacqui”.
La Casa Museo è il fulcro del Parco Letterario da cui è possibile intraprendere un viaggio sentimentale tra cortili, piazze, quartieri e paesaggi agrigentini: luoghi, ambienti e atmosfere che vibrano ancora dell’esperienza, delle descrizioni e delle riflessioni contenute nell’opera pirandelliana. A Pirandello sono dedicate numerose manifestazioni teatrali e iniziative culturali, tra le quali “la settimana pirandelliana”: un Convegno Internazionale di studi cui partecipano ogni anno circa 1.000 studiosi tra studenti, professori, presidi, docenti universitari, critici, giornalisti ed esperti provenienti da 30 province italiane e da 8 nazioni europee ed extraeuropee.

CENTRO STORICO

Il Centro Storico di Agrigento presenta, coi suoi stretti vicoli, cortili e piazzette, una struttura urbana tipicamente araba fra le più autentiche e meglio conservate in Sicilia, benché le più antiche emergenze architettoniche risalgano al periodo normanno. Sulla sua sommità, la Cattedrale fondata alla fine dell’ XI sec. da S. Gerlando: primo vescovo dopo la dominazione musulmana e patrono della città. Essendo stata più volte ingrandita e rimaneggiata nei secoli seguenti, oggi si presenta come una mirabile fusioni di diversi stili. Preceduta da un’ampia scalinata, fiancheggiata da un massiccio campanile del 1470, conserva la seicentesca urna argentea di S.Gerlando, nonchè monumenti funebri di vescovi e nobili, pregevoli dipinti, affreschi, stucchi e raffinati soffitti lignei.

Adiacente la Cattedrale sorge la settecentesca Biblioteca Lucchesiana che custodisce numerosissimi e pregiati volumi. La vicina Chiesa di S.Maria dei Greci è così chiamata perché originariamente di rito greco-cattolico: nel raccolto cortile che la precede, ancora oggi si respira un’atmosfera mistica orientale. Venne costruita sulle rovine del Tempio di Athena, risalenti al VI sec. a.C.: in un breve passaggio sotterraneo sono visibili i resti del basamento, mentre parte del colonnato è inglobato dalle mura perimetrali della chiesa.
L’Abazia di Santo Spirito, fondata dalla famiglia Chiaramonte alla fine del XIII secolo, domina tutt’oggi su quella che fu la zona di espansione trecentesca della città. All’interno della chiesa trionfa l’arte dello stucco dello scultore palermitano Giacomo Serpotta, che visse e operò fra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700; sul chiostro quadrangolare dell’adiacente monastero si affacciano eleganti finestre e portali chiaramontani. Al suo interno era esposta la Pinacoteca Sinatra, trasferita nel 2009 in Via Atenea presso il Palazzo dei Filippini, che mostra una splendida collezione di quadri dell’800 Siciliano dipinti da famosi pittori dell’epoca che ritraggono una Sicilia dalla natura lussureggiante. Un altro pregevolissimo esempio dell’epoca è quello del Convento Chiaramontano dei Francescani Minori: notevole il portale dell’Aula Capitolare affiancato da due eleganti bifore; il convento è annesso alla Basilica dell’Immacolata o di S. Francesco d’Assisi.

MARE 

I chilometrici arenili sabbiosi di S. Leone (la frazione di Agrigento nata sul luogo dell’antico emporium), sono meta di soggiorno e svago balneare: animatissima nelle serate estive e nei fine settimana per locali che costeggiano il lungo mare e le spiagge. Verso oriente si protende a mare Punta Bianca: un candido e selvaggio sperone roccioso, contornato da piccole calette dal mare cristallino.

LA VALLE DEI TEMPLI

La Valle dei Templi, mirabilmente gestita dall’Ente “Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi”, dal 1997 è uno dei 50 siti italiani inseriti nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Su di un magnifico costone roccioso dominante il mare, si allineano i resti di sette templi dorici, risalenti prevalentemente al V sec.a.C.; spiccano, fra gli altri, il Tempio della Concordia, ritenuto il tempio greco meglio conservato al di fuori della Grecia, gli ancora colossali resti del Tempio di Zeus, il terzo tempio greco al mondo per dimensioni, e il Tempio dei Dioscuri: tradizionale simbolo della città. Fuori dall’imponente cinta muraria, a sud della Valle, il piccolo Tempio di Esculapio presenta una originalissima pianta (pseudo doppio in antis). Sulle pendici orientali della Rupe Atenea vi sono la chiesa medioevale di San Biagio, costruita sul basamento del Tempio di Demetra, e il sottostante santuario rupestre dedicato alla stessa divinità: circondato da un boschetto di eucalipti, in un contesto di quiete, in vista del grandioso panorama della Valle, il luogo è ancora intriso di mito e di mistero.

All’estremità occidentale della Valle dei Templi, poco distante dal Tempio dei Dioscuri, si inserisce il giardino della Kolymbetra: enorme e antico invaso idrico di epoca greca recuperato e gestito dal FAI che ne ha fatto una oasi di ombra e frescura, ripristinando le piante originarie e le antiche coltivazioni della zona. Bene storico, naturalistico e paesaggistico di grandissimo rilievo, il giardino della Kolymbetra è un luogo in cui la natura e la storia si fondono in una espressione unica.

In un’area pianeggiante, delimitata a sud dalla Valle dei Templi, gli scavi archeologici – iniziati nel 1950 – hanno riportato alla luce un ampio tratto di tessuto urbano – che interessa una superficie di circa 15000 mq., ed è tra i meglio conservati di Sicilia – conosciuto con il nome di Quartiere Ellenistico-Romano. Oltre alle strutture in elevato è riemerso, in parte, il tracciato viario dell’abitato, che si articola in lunghi assi, ”plateiai e stenopoi”, incrociati ortogonalmente secondo gli schemi urbanistici dettati da Ippodamo da Mileto. Le signorili abitazioni sono disposte attorno a un peristilio centrale e pavimentate con eleganti mosaici policromi raffiguranti motivi geometrici, piante e animali; disegni che hanno determinato il nome delle dimore, come la casa della gazzella.

MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE

Il Museo Archeologico Regionale di S.Nicola, istituito nel 1967, uno dei più prestigiosi della Sicilia, custodisce una eccezionale raccolta di reperti provenienti da Agrigento e dal suo territorio, esposti in modo vivace e d’immediato impatto visivo. Spiccano la collezione vascolare, il dinos con la più antica rappresentazione della Trinacria, il colossale Telamone (m. 7,61) del Tempio di Zeus, e la pregevole opera scultorea nota come Efebo di Agrigento, le grondaie a testa leonina, i sarcofagi greci e romani, e, in una sala interamente ad esso dedicata, il magnifico cratere proveniente da Gela che raffigura l’Amazzonomachia e la Centauromachia.
Il museo è anche prestigiosa sede di varie e numerose iniziative culturali: eventi, convegni, concerti e mostre. Il suo giardino si è recentemente arricchito delle sculture di Greg Wyatt dedicate a Empedocle, cittadino e filosofo illustre della Akràgas greca. Nelle immediate vicinanze del Museo si trovano: la medievale Chiesa di S.Nicola che accoglie il Sarcofago di Fedra (una delle massime espressioni della scultura romana in Sicilia), l’ekklesiasterion dalla caratteristica forma che ricorda un teatro (luogo di assemblee pubbliche dell’Akràgas greca) e il piccolo tempio romano, tradizionalmente chiamato Oratorio di Falaride. Antistante il Museo vi è l’accesso al Quartiere Ellenistico-Romano.